Ascesa dei Balli Caraibici e Latini Americani in Lombardia
E’ nella ridente e nebbiosa regione Lombarda, in special modo nella città di Milano, che negli ormai lontani anni 90’ attecchirono in maniera così profonda i cosiddetti balli Caraibici e Balli Latino Americani.
La grande ascesa dei Balli Caraibici e Latini si ebbe grazie in particolar modo all’arrivo dei primi cubani e dominicani in Italia.
Nel corso della decade che parte dal 1990 ed arriva al 2000 arrivarono sul territorio italiano centinaia di ballerini latino americani provenienti dal Centro, dal Sud America e dalle più conosciute Isole caraibiche come Cuba o Santo Domingo.
Ricordiamo i primissimi artisti giunti all’epoca, poi diventati quelli “Latino-Milanesi” più conosciuti e che contribuirono inizialmente, ad espandere il ballo latino americano in maniera capillare, sia dal punto di vista tecnico che culturale:
Alberto Valdes, Albertico Calderon, Esmil Diaz, Fernando Sosa, Johhny Perez, Rafael Gonzales, Maykel Fontz, Dawes Figueroa, Danis La Clave, Niovis Soto, Kirenia Cantin, Raida Salas, Lazarito Herrera, Maicol Rodriguez e moltissimi altri ancora…
Alcuni di loro erano Dj, altri animatori capaci molto ben allenati nel ballare salsa & bachata presso i villaggi turistici cubani, ed altri ancora sportivi professionisti, i più rappresentavano invece la cultura del ballo latino americano nel Mondo, questi ultimi provenivano dalle più famose ed importanti accademie di danze latino americane come ad esempio il famosissimo Tropicana di Cuba, questi erano i veri e propri maestri di ballo.
Nel corso di questi famigerati anni del boom latino anni, diverse furono le scuole di ballo che aderirono all’iniziativa comune di proporre a calendario, anche lezioni di ballo latino.
Le primissime scuole di danze latino americane nacquero esclusivamente a Milano, molte di queste oggi, dopo 30 anni, non esistono più, pochissime sono invece ancora operative o comunque, hanno notevolmente contribuito a dare linfa vitale alle nuove leve di ballerini ed alle nuove realtà, che oggi offrono gli innumerevoli corsi e lezioni private dove imparare i balli latino americani e caraibici all’interno della grande città Meneghina.
Anche gli stessi maestri di danza col passare del tempo sono cambiati, dando spazio alle nuove generazioni di ballerini, docenti e coreografi che oggi includono anche professionisti conosciuti di origine italiana…
Precisamente in quel di Milano possiamo ricordare maestri di ballo qualificati come Antonio Carlucci (alias Tony.C) uno dei primi maestri di ballo latino ad aver calcato la scena milanese, la compianta Diana Beretta (Dianita era una maestra nata dalla danza classica e dall’Hip hop, divenuta poi una bravissima ballerina di salsa e folklore cubano, purtroppo scomparsa in giovane età), oppure Claudio Giovenzana (insegnante, ballerino, coreografo e direttore artistico di una delle scuole di latino americano e di danza più conosciute della città: la Phoenix Studio Dance a.s.d. di via Ampère 103 a Milano, diretto allievo dei più grandi maestri cubani apparsi in Italia come A.Calderon ed E.Diaz).
Ovviamente anche gli stessi maestri latini ed afro-latini hanno dato spazio a figli d’arte o successori degni di nota, tra i tanti ricordiamo Tito Calderon e William Valdes, figli rispettivamente di Albertico C. ed Alberto V.
Oppure alcune delle nuove leve del folklore caraibico (in particolar modo cubano) come Richard Raidel Mazorra Mesa o la bellissima Yanedis Daniel Martinez.
Entrambi provenienti da prestigiose accademie di danza cubane de l’Havana.
Oggi agli albori del 2020 si possono trovare lezioni di salsa, bachata, merengue e reggaeton un po’ ovunque a Milano, dalla palestra che oltre al fitness insegna un po’ di movenze latine tramite lezioni abbastanza commerciali (quindi da prendere un po’ con le pinze rispetto a vere e proprie lezioni tecniche), per arrivare infine alla scuola di ballo attrezzata (queste sono le più consigliate), con maestri di ballo latino qualificati ed a volte anche conosciuti a livelli regionali, nazionali ed internazionali.
Ascesa dei Balli Caraibici e Latini, ecco come vennero concepite le prime lezioni di ballo
Un tempo la faccenda dell’insegnamento del ballo latino risultava completamente differente da ciò a cui oggi siamo abituati ad ottenere da un corso di danza presso una struttura adeguata.
Fare in modo che l’ascesa dei Balli Caraibici e Latini avvenisse, anche per i ballerini internazionali professionisti di livello accademico, risultava parecchio difficoltoso, questo perché rapportarsi con il pubblico italiano era già un dilemma:
Non parlare la stessa lingua era un bel problema, forse uno tra i maggiori.
Oltretutto, il ballo caraibico così come lo conosciamo tramite per esempio la salsa, in un Paese come Cuba, prima di essere appreso in accademia, viene di norma appreso per strada nel corso della comune vita di un normale cittadino (anche perché è proprio dalla strada che nasce la salsa).
Per questo motivo i primi maestri salseri giunti a Milano, dovettero stabilire un tipo di insegnamento totalmente nuovo, al quale nessuno di loro aveva mai pensato, né tanto meno partecipato nel corso della loro formazione artistica…
Per questi professionisti fu esattamente come inventare un metodo di insegnamento totalmente nuovo!…
C’era quindi molto fermento e molte idee e metodi che si mescolavano in un turbinio di discussioni tra i più grandi maestri di ballo latino americano dell’epoca, molti di loro tra l’altro litigarono non concependo corretti vari stili comunicativi e di insegnamento di alcuni colleghi.
Il ballo di coppia nel latino americano giunse solo in un secondo periodo, dal momento in cui i corsi base erano composti da un ballo unicamente singolo costituito da riscaldamento, passi base, gestualità e tecnica; per arrivare a ballare in coppia bisognava meritarlo.
Oggi durante una qualsiasi lezione di ballo viene tutto concepito in maniera molto diversa rispetto alla “vecchia scuola”, col passare degli anni e dell’integrazione sociale e culturale dei balli latini americani, tutto si è trasformato in qualcosa di molto più superficiale, veloce ed anche meno approfondito.
Purtroppo il livello generale del ballo delle persone è di fatto oggettivamente calato, questo soprattutto perchè, contrariamente ad una volta, le persone che oggi partecipano direttamente a lezioni di ballo latino, ostentano un desiderio di apprendere le discipline in tempi sempre più ridotti e con obiettivi molto approssimativi (spesso inesistenti).
la qualità del ballo delle persone è calata nel tempo per un fattore partecipativo
Sono pochissime le persone che desiderano realmente approfondire la conoscenza tecnica e culturale delle radici dei balli popolari del folklore latino americano; nella maggior parte dei casi, gli allievi desiderano ottenere uno stile di ballo sufficiente ed a tratti anche superficiale.
Il giusto che occorre per mantenere attraverso errori limitati e pochissimo sforzo, un’intera canzone di ballo in coppia con il proprio partner.
Lasciatevi suggerire che questa è la migliore scorciatoia per giungere in breve tempo allo sfascio totale di ogni cosa…
…Ballare approssimativamente giusto per il gusto di farlo, non ci renderà affatto soddisfatti di noi stessi, anzi, nella maggior parte dei casi gli errori saranno continuativi e sempre dietro l’angolo, ed ovviamente, più si faranno errori, più inevitabilmente ci si fermerà e perciò più ci si annoierà prima ed anche in fretta.
Tantissime coppie smettono per la poca volontà, non tanto per il fatto che a loro non piaccia la musica o lo stile dei balli di coppia latini, quanto perchè non allenarsi mai risulta per loro un altro madornale errore.
Questo soprattutto durante il periodo iniziale, quando è tempo di assorbire le basi del ballo latino, occorre necessariamente partecipare con mente e corpo al 100% delle nostre umane possibilità.
Altra cosa da non sottovalutare è la completa mancanza di interesse culturale; molti allievi si annoiano a capire la derivazione etimologica del nome di una figura o della tecnica di un determinato passo e, soprattutto se parliamo di ballo latino, l’arricchimento culturale è forse una delle cose più importanti, attraverso la conoscenza possiamo giungere a capire da cosa nasce cosa, magari sfruttando il nostro portafoglio di nozioni all’interno del nostro stesso ballo.
Negli ultimi anni purtroppo tantissimi istruttori di danza, hanno notato molti individui iscritti a corsi di danza anche molto interessanti, ma che non hanno voluto aderire agli stessi con la giusta dose di partecipazione; è come se la maggior parte delle persone, oggi, si iscrivano ad una scuola di danza non tanto per imparare realmente una disciplina artistica, quanto per ammazzare il tempo e muoversi giusto lo stretto necessario.
Le serate latine in città oggi a differenza di ieri, molta immagine e poca sostanza
Tornando al ballo latino americano, in questo settore è ancora peggio, specialmente nel capoluogo lombardo Milano, capitale della moda e degli eventi fashion, anche le serate latino americane, puntano sempre più sul fattore impattante dell’immagine, tralasciando però notevolmente la sostanza.
Chiunque frequenti le serate latine degli ultimi 7/8 anni, è consapevole anche di un altro particolare: la bellezza e l’allegria delle serate degli anni 90’ e degli anni 2000, difficilmente potranno mai tornare o essere riproposte in eventi odierni.
Gli allievi di quei tempi avevano uno scopo, imparare il meglio possibile a ballare per divertirsi il più possibile, è vero, la gente era in generale meno stressata, con meno problemi e l’economia non era così disastrata, ma il clima dei primi locali di latino americano di Milano difficilmente potrà un giorno dal fato essere restituito.
Ciò che possiamo invece fare, soprattutto per le nuove generazioni di potenziali allievi, è cercare di spiegare loro in che modo bisognerebbe partecipare ad una qualsiasi attività (che sia sportiva, artistica o dello stesso ballo), se si desidera portare a casa anche il più semplice dei risultati.
Con il totale e continuo bombardamento mediatico che ci viene propinato quotidianamente dai vari social, telegiornali, affissioni pubblicitarie ed applicazioni smartphone di turno, dove il “tutto e subito” è ormai una prassi considerata normalità sociale, bisognerebbe solo per un istante soffermarsi per riflettere su ciò che siamo realmente, applicandosi nelle cose quel tanto che basta, spendendo un po’ del nostro tempo, in particolar modo quando si desidera realmente ottenere qualcosa di bello ed interessante come i segreti di una disciplina artistica.